Si è concluso in questi giorni l’iter di assunzione a tempo indeterminato di 68 lavoratori, presso lo stabilimento Megadyne di Mathi (To). La Megadyne è una multinazionale che produce cinghie industriali, occupa 400 lavoratori ed applica il contratto nazionale di lavoro della gomma plastica.

“A seguito dell’intesa sul contratto integrativo che aveva stabilito il rinnovo del premio di risultato e la stabilizzazione di alcuni lavoratori, a fine luglio – dopo una serrata vertenza durata oltre due mesi pienamente sostenuta dai lavoratori - è stato sottoscritto un nuovo accordo con la multinazionale Megadyne che ha riconosciuto l’assunzione a tempo indeterminato di 68 lavoratori precedentemente impiegati in somministrazione”. Così affermano l’RSU aziendale della Filctem Cgil insieme struttura di Torino e quella nazionale della stessa Filctem Cgil.

“L’accordo – spiegano i sindacati - prevede anche il riconoscimento, sulla base di una approfondita e congiunta disamina dell'organizzazione del lavoro, di ben 104 passaggi di inquadramento al Livello F, riconoscendo così l'elevato grado di professionalità ed esperienza degli addetti, necessario per rispondere adeguatamente ai processi lavorativi particolarmente complessi che caratterizzano lo stabilimento di Mathi. Un accordo molto significativo – continuano -, siglato in un momento delicato per l’economia globale e che mette al centro, cosa per nulla scontata, il valore del lavoro e delle persone coniugato con l’esigenza di una loro stabilità lavorativa che noi sosteniamo da sempre”.

“Il contrasto alla precarietà è un tema centrale della nostra azione sindacale, al fine di garantire prospettive e certezze alle lavoratrici e ai lavoratori in una società più equa e giusta, per sconfiggere quel modello purtroppo prevalente che prevede la mercificazione del lavoro e la sua precarizzazione. Questo accordo prova quindi a contrastare questo modello e a garantire un futuro dignitoso alle persone, nonostante la fase che stiamo vivendo sia così incerta e turbolenta”, conclude la nota dei sindacati.

Nota Filctem Torino >