“Il futuro delle rinnovabili. Fuori dal carbone, dentro l’innovazione energetica”.

E' stata una giornata di riflessione sui temi dell’uscita del carbone, prevista entro il 2021, fortemente voluta dalle organizzazioni sindacali confederali e di categoria,i per mettere in campo proposte per riconvertire la centrale de capoluogo ligure. Gli accordi di Parigi (COP 21), come è noto, prevedono infatti una graduale uscita dal carbone destinato alla produzione elettrica che per l'Italia è stata stabilita entro il 2025 dalla SEN (strategia energetica nazionale) del 2017 e riconfermata recentemente dal Piano Integrato Energia Clima presentato dall'attuale Governo. Il sindacato, unitariamente, ritiene indispensabile conoscere per tempo, sia il percorso per le garanzie occupazionali che gli interventi infrastrutturali necessari alla phase-out, con la pianificazione sostitutiva della potenza elettrica che verrà a mancare in Italia (circa 8000Mw).

 Nella fattispecie a La Spezia, per le peculiarità territoriali, tenendo conto della posizione geografica del sito, CGIL, CISL e UIL ritengono opportuno mantenere una attività di produzione elettrica utilizzando le nuove tecnologie disponibili per determinare una drastica riduzione delle emissioni, per salvaguardare l'ambiente. È necessario a partire dalla riconversione del sito, rilanciare anche una ipotesi di sviluppo industriale dell'area di La Spezia. All'iniziativa il sindacato, unitariamente, presenterà una proposta di merito, di cui discuteranno i rappresentanti delle imprese direttamente interessate come Terna ed Enel, gli Amministratori Comunali e Regionali, le forze sociali e di Governo.

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