Il 10 dicembre scorso si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil nazionali ed i rappresentanti del ministero dello Sviluppo Economico circa gli sviluppi della vertenza Sanac. Al tavolo erano presenti rappresentanti istituzionali dei territori.  La discussione si è incardinata sulla necessita di avere risposte certe e celeri sul prossimo futuro dei quattro stabilimenti, atteso che la preoccupazione maggiore è la mancanza di ordinativi che sta determinando, in maniera sempre più cospicua, interventi di cassa integrazione straordinaria.

In questi giorni - prosegue un comunicato delle segreterie nazionali dei tre sindacati -, si stanno spostando produzioni da alcuni stabilimenti, in particolar modo da quello di Grogascu verso altre realtà interne al gruppo, facendo riaffiorare la preoccupazione circa lo spacchettamento delle unità produttive.

Abbiamo ricordato - fanno notare Filctem, Femca, Uiltec - come l’assenza di interlocuzione con Acciaierie d’Italia, intesa come principale committente di Sanac, unitariamente alla mancanza da parte del Governo di risposte puntuali alle difficoltà che stanno vivendo azienda e lavoratori, renda ancora meno chiaro il prosieguo della vertenza e precarizzi, di fatto, ancor di più il futuro dei dipendenti.

VIDEO DEI LAVORATORI AL PRESIDIO 

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Il MiSE - spiegano -, con il Dott. Annibaletti, ha chiarito che le tempistiche del nuovo bando saranno ridotte al massimo , auspicando la presentazione dello stesso entro la settimana entrante, presumibilmente entro il 14 dicembre. Inoltre ha garantito la presenza di Acciaierie d’Italia tra i partecipanti al bando, con l’impegno ministeriale alla piena e totale occupazione, stigmatizzando la preoccupazione circa la vendita parziale degli stabilimenti. Il MiSE si è inoltre impegnato, a fronte delle nostre sollecitazioni, a fare ulteriori passaggi con Adi per verificare la fattibilità di sblocco degli ordinativi.

"Riteniamo importante l’incontro odierno - fanno notare i sindacati in un commento -, ottenuto anche grazie alla mobilitazione dei lavoratori oggi presenti sotto il Ministero, ma non risolutivo rispetto alle risposte ottenute dal governo. Crediamo - continuano - che la strada da percorrere sia quella che passa per un impegno formale da parte del Governo, inteso come unico soggetto decisionale sul versante della siderurgia nazionale che non può escludere Sanac come parte attiva del processo, ma altresì come unico soggetto capace di garantire e governare la tenuta sociale".

"Abbiamo, infine, chiesto di porre la vertenza Sanac, all’attenzione del tavolo ministeriale del 13 dicembre tra Adi, MiSE e sindacati di categoria metalmeccanici. Un particolare ringraziamento sentiamo di esprimerlo verto tutti i lavoratori che oggi hanno scioperato e partecipato al presidio sotto il Ministero dello Sviluppo Economico". Così conclude il comunicato ai lavoratori delle segreterie nazionali di Filctem, Femca, Uiltec.

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