(VIDEO). Il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli, intervistato questa mattina da Collettiva sulla vertenza NMS ha ribadito che “Quello che sta succedendo a Nerviano è molto grave e mette a rischio, non solo una parte importante delle attività di ricerca e sviluppo, ma anche e soprattutto la qualità della vita delle persone, la salute pubblica e pone il paese nella condizione di dover rinunciare ad una attività, quella della scoperta di nuovi farmaci, che è fondamentale proprio per permettere alle persone di curarsi ed avere, dall’attività di ricerca, le risposte ai problemi di salute ed una prospettiva di futuro, soprattutto per quanto riguarda la ricerca nel campo della cura dei tumori”.

“Tutti i settori dell'industria – prosegue Falcinelli - rispondono ormai sempre più a logiche di mercato e non a logiche industriali, senza curarsi dei bisogni e della qualità di vita delle persone. La finanza punta ad avere il massimo del risultato in tempi brevissimi, mentre l'industria ha bisogno di tempi più lunghi, soprattutto per quanto riguarda la ricerca farmaceutica, dove ad esempio per arrivare alla commercializzazione di un farmaco o di una molecola si può impiegare anche 10 anni con costi di miliardi di euro”.

Il segretario generale della Filctem Cgil fa notare come “In un paese che vede ogni anno migliaia di ricercatori andare all’estero per poter realizzare le proprie competenze, i biologi e i chimici della NMS, queste altissime professionalità, hanno coraggiosamente deciso di rimanere. Scelta che però il paese non premia. In Italia ormai le attività di ricerca preclinica sono state quasi completamente abbandonate dall’industria farmaceutica. Gli investimenti nel nostro paese di ricerca sviluppo ci collocano all’ultimo posto in Europa sia in termini di percentuale su Pil, sia in termini di percentuale legata al valore aggiunto dei settori. Investiamo circa l’1,3% del Pil complessivo, gli investimenti pubblici sono dello 0,5%, la media europea è del 2,1%, la media Ocse del 2,8%. La Germania, da sola, investe il 3,1% del Pil. Se facciamo un confronto rispetto ai settori ad alta intensità di conoscenza anche da questo punto di vista i numeri ci mostrano un quadro impietoso: la Spagna investe il 7,62%; la Francia il 9,18%; la Germania l’11,44%; gli Stati Uniti il 14,56%. Mentre l’Italia è solo al 6,9. In uno scenario del genere i ricercatori, quelli che scelgono di rimanere, rischiano di essere penalizzati fortemente”.

Riguardo il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori della NMS “È stata inviata una richiesta d’incontro al MIMIT. È una vertenza che deve avere una rilevanza di carattere nazionale perché si intreccia non solo con i destini delle attività di ricerca del nostro paese, ma riguarda l’industria di settore, riguarda le politiche sanitarie e riguarda soprattutto il benessere e la qualità della vita delle persone”: ha concluso Falcinelli.

Nota stampa 

La ricerca oncologica italiana perde il cuore di Nerviano

Il video di Collettiva delle ricercatrici e dei ricercatori della NMS di Nerviano. Sono 80 i biologi e chimici del polo farmaceutico milanese licenziati. Lavoratori e sindacati chiedono un piano pubblico.