il 28 maggio si è svolta la riunione del Dialogo Sociale Europeo del Settore Moda. Nell’incontro si è discusso delle problematiche che hanno coinvolto l'intero settore nel periodo dalla pandemia ad oggi e di quelle che sono e dovranno essere le indicazioni da consegnare alla UE in tema di protezione, rilancio e sviluppo del settore.

In tal senso, è stato condiviso, per la prima volta, un documento congiunto tra tutti i settori della MODA, tessile-abbigliamento, calzature, pelletterie, concia, e le associazioni datoriali, EUratex e Cotance, sulle " Future Strategie Industriali dell'ecosistema del Tessile Moda" nell'UE, da inviare alla Comunità europea, di seguito sia in inglese che tradotto in italiano.

Il documento compie una profonda analisi del complesso sistema della Moda in Europa e termina con le richieste indirizzate alla UE:

  1. Impegnarsi pienamente con le parti sociali nei settori TCLF, comprendendo il coinvolgimento nei corrispondenti processi normativi, al fine di garantire una ripresa verde e digitale delle industrie (anche attraverso lo strumento di recupero e resilienza);
  2. Garantire che la prossima strategia tessile dell'UE impegni pienamente tutte le parti interessate lungo l'intera catena di approvvigionamento e consenta ai settori TCLF di soddisfare la transizione digitale e verde gemellata pur rimanendo competitivi a livello globale;
  3. Sostenere il Patto dell'UE per le competenze per i settori TCLF per garantire che i settori mantengano un prezioso know-how e sviluppino le persone correttamente qualificate per il futuro;
  4. Adottare una revisione dell'SPG che soddisfi l'obiettivo di utilizzare le misure commerciali dell'UE per creare posti di lavoro nei paesi in via di sviluppo vulnerabili e diversificare le loro economie, garantendo nel contempo il rispetto delle norme fondamentali del lavoro e senza utilizzare misure commerciali sleali. Allo stesso tempo, il futuro regolamento non dovrebbe avere un impatto negativo sulle industrie europee del TCLF e comportare la perdita di posti di lavoro in Europa;
  5. Fornire finanziamenti adeguati, incentivi legali e sostegno per aiutare i settori europei del TCLF a decarbonizzare la loro produzione, pur rimanendo competitivi sul mercato globale;
  6. Prendere pienamente in considerazione le posizioni delle parti sociali di TCLF sulla prossima legislazione sulla due diligence;
  7. Impegnarsi con i partner finanziari di TCLF prima delle pubblicazioni dell'iniziativa dell'UE per i prodotti sostenibili e dell'agenda per i consumatori;
  8. Affrontare le lacune politiche, come quelle relative all'economia circolare, tra cui la promozione di un approccio armonizzato di responsabilità estesa del produttore (EPR) in tutta l'UE, la garanzia che le PMI possano utilizzare le impronte ambientali dei prodotti (PEF) e il sostegno alle catene del valore incrociate nella creazione dei ReHub per i rifiuti tessili.

Documento congiunto (Italiano)   documento congiunto (inglese)