Si sono stabilite le date delle due giornate di sciopero già proclamate con la seconda dichiarazione di mobilitazione: il 30 Aprile con manifestazione nazionale a Roma e il 2 maggio. Il calendario delle fermate degli impianti termoelettrici si articolerà, invece, dal 22 aprile al 3 maggio.

Il 26 marzo si sono riunite le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil per una valutazione sull’andamento della vertenza Enel.

“Le svariate comunicazioni fatte dai vertici aziendali – spiegano i sindacati in una nota sindacale - in molte sedi di lavoro mirate a screditare il Sindacato e far apparire positive le proposte datoriali, non sta facendo altro che aumentare la rabbia tra i lavoratori che si avvicinano sempre più al Sindacato e si fidano sempre meno dell'azienda. D'altronde, spiegare a un lavoratore di e-distribuzione che guadagnare meno e avere orari peggiori gli migliorerà la qualità della vita, oppure cercare di convincere una lavoratrice che avere meno giornate in Smart Working aumenterà la possibilità di conciliare i tempi di vita e di lavoro non è certo cosa facile”.

Infatti, Filcem, Flaei, Uiltec forti del risultato dello sciopero dell'8 Marzo e dell'adesione alle iniziative finora messe in campo, così come della vicinanza di tutte le lavoratrici e lavoratori con proposte di ulteriore mobilitazione con le nuove giornate di sciopero.

Contestualmente si porterà avanti un nuovo giro di assemblee unitarie in tutti i luoghi di lavoro per parlare della vertenza, delle ragioni che portano il Sindacato ad andare avanti, fornendo puntuali indicazioni di comportamento alle Lavoratrici e ai Lavoratori al fine di tutelarli da eventuali possibili sanzioni.

Si chiederà il coinvolgimento della politica e dei Ministeri competenti sui temi della vertenza che, come più volte denunciato, riguardano il futuro energetico industriale del nostro Paese.

Verranno interessati i Sindacati mondiali (IndustriAll e PSI) che sono i firmatari dell'accordo globale con Enel sul dialogo sociale (GFA) nel quale lo “Statuto della Persona” ne è parte integrante e che Enel sta disattendendo nelle parti salienti.

Viene pertanto ribadita la volontà di non fermarsi fino al ripristino delle condizioni precedenti, forti della consapevolezza di stare dalla parte della ragione contro l'arroganza e la prepotenza di chi sta danneggiando un'azienda che rappresenta un patrimonio di tutto il nostro Paese, oltre a peggiorare la qualità di vita e di lavoro delle Lavoratrici e dei Lavoratori di tutto il Gruppo Enel”: conclude la nota.

nota unitaria 

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Una petizione che, in modo sintetico, raccoglie le motivazioni ci hanno portato allo stato di agitazione con l’Azienda e alla proclamazione di sciopero.

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