“Il rinnovi dei contratti Chimico Farmaceutico ed Energia e Petrolio confermano un modello contrattuale che in questi anni ha sempre garantito non solo la salvaguardia del potere di acquisto, ma anche la crescita delle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori dei settori”. Così questa mattina Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil, ha commentato il buon esito delle trattative di rinnovo dei due contratti nazionali di lavoro, quello di settori del chimico farmaceutico, siglato martedì, e quello dell’energia e petrolio, sottoscritto nella tarda serata di ieri.
“Il contratto nazionale – ha proseguito - per avere autorità salariale e riconfermare il suo ruolo non può essere la mera risultante di un calcolo ragionieristico che prende in considerazione solo l’IPCA e i minimi tabellari, anche le retribuzioni reali all’interno delle imprese e l’andamento dei settori devono avere un valore per determinare la dimensione degli incrementi”.
“Infine, se vogliamo proteggere realmente i salari delle lavoratrici e dei lavoratori dall’erosione inflativa, gli aumenti devono anticipare la dinamica inflativa e non rincorrerla ex post, costringendo i lavoratori a sperare che l’inflazione aumenti e il Paese vada male per avere incrementi del salario”: ha concluso Falcinelli.
Landini
Nel pomeriggio del 18 aprile anche il Segretario Generale della Cgil è intervenuto sui rinnovi dei due contratti "Importante rinnovo Ccnl chimico farmaceutico, energia e petrolio".
“Molto importante il rinnovo dei contratti Chimico Farmaceutico e dell'Energia e Petrolio, sia per i contenuti economici e normativi sia per i tempi dei rinnovi”. Così Maurizio Landini in merito al rinnovo dei due contratti nazionali di lavoro.
Per il leader della Cgil è “un segnale forte per le parti datoriali che invece continuano a tenere bloccati i tavoli contrattuali dei metalmeccanici e delle telecomunicazioni e a rinviare la chiusura del multiservizi mettendo così in discussione, prima ancora del sistema di relazioni industriali, i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.