Si è svolto il 3 giugno scorso il previsto incontro per la presentazione del piano industriale 2021-2025 fra la direzione aziendale di ERG con la partecipazione del nuovo amministratore delegato dott. Merli e la delegazione sindacale nazionale, regionale/territoriale e aziendale di Filctem, Flaei e Uiltec.

Durante l’incontro il dott. Merli ha rappresentato le principali iniziative degli anni a venire. Come già preannunciato dalla società e anticipato dalla stampa, Erg conferma la decisione di valutare la cessione dei propri asset di produzione termoelettrica e idroelettrica per concentrarsi sullo sviluppo delle tecnologie rinnovabili (eolico e fotovoltaico) ma anche prevedendo investimenti su stoccaggio (batterie) e idrogeno.  L’Italia sarà il paese interessato in maggior misura dagli investimenti previsti, mentre continua l’espansione anche in altre nazioni europee.  

In Italia sono ancora presenti significative incertezze autorizzative che hanno fatto registrare un drammatico rallentamento dello sviluppo delle FER, come denunciato anche dalle associazioni datoriali delle aziende del settore, ma che Erg è convinta saranno risolte, pena il non raggiungimento degli obiettivi che il nostro paese si è dato per poter usufruire delle risorse del Recovery Plan.

Fermo restando la volontà aziendale di proseguire nella fase di cessione che entrerà nel vivo a cavallo dell’estate, il piano industriale è stato redatto per tutto il perimetro attuale, prevedendo quindi anche a Priolo e a Terni.

Duecento (200) sono i milioni di euro previsti su manutenzioni ordinarie e straordinarie oltre ad interventi di sviluppo sia nell’idroelettrico che nel termoelettrico, dove in particolare è previsto il rifacimento dei gruppi per ottenere nuovi certificati bianchi per ulteriori 10 anni, nonché la costruzione di un ulteriore impianto a ciclo aperto da 57 MW.

Un ulteriore importante investimento per circa 200 milioni di euro, non ancora indicato nel piano industriale, potrebbe essere attivato su Terni per interventi di potenziamento e pompaggio, sempre che le condizioni normative regionali sui siti idroelettrici non risultino penalizzanti come avvenuto in altre regioni italiane.

“Abbiamo ribadito - scrivono le segreterie nazionali di Filctem, Falei e Uiltec  - le nostre perplessità e le preoccupazioni dei lavoratori riguardo la scelta strategica di concentrarsi su un’unica tecnologia (eolico/solare) in un momento così delicato (nel mezzo della cosiddetta transizione energetica) durante il quale operatori del calibro di Erg dovrebbero, a nostro parere, garantire una giusta transizione senza farsi attrarre da logiche di concentrazione su obiettivi finanziari di medio/breve periodo”.

“La nostra preoccupazione – proseguono - è accresciuta dal fatto che Erg sceglie di scommettere tutto, oggi, su un business che, per sua stessa ammissione, presenta ancora un quadro normativo, regolatorio e autorizzativo che ne impedisce lo sviluppo. Detto ciò, e ammesso che le scelte strategiche sono responsabilità e prerogativa dei vertici aziendali, le ricadute sui dipendenti sono materia su cui il sindacato, in rappresentanza di tutti i lavoratori, deve poter intervenire per definire garanzie adeguate a scongiurare i possibili pericoli insiti nell’eventuale fase di passaggio. Abbiamo pertanto richiesto di aprire da subito un confronto, finalizzato alla stipula di un accordo che dovrà essere parte integrante delle condizioni di un eventuale acquisto da parte di un nuovo soggetto industriale”.

“Il confronto dovrà stabilire perimetri chiari e omogenei dei rami d’azienda oggetto di cessione, ribadire la continuità del contratto elettrico e il livello dei trattamenti collettivi aziendali, nonché clausole di salvaguardia occupazionale e di garanzia delle sedi di lavoro.  Erg ha accettato queste nostre richieste e si è impegnata a convocare un tavolo di confronto in tempi brevi per l’avvio del percorso negoziale mirato alla stipula di un accordo di garanzia per tutti i lavoratori della società, sia quelli che potrebbero essere ceduti sia per quelli che continueranno la propria attività alle dipendenze di Erg, sia degli impianti produttivi che degli staff. Come Filctem Cgil, Flaei Cisl, Uiltec Uil riteniamo assolutamente importante questa fase di confronto sindacale che ci vedrà impegnati a definire le migliori tutele per lavoratrici e lavoratori di ERG”: conclude la nota sindacale.

Nota sindacale


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