La Filctem Cgil - in una nota della Segreteria Nazionale - esprime una profonda preoccupazione per la stabilità del Gruppo Sogin, un’azienda del settore elettrico importante e strategica per la sicurezza nucleare nazionale. Si teme un riflesso negativo per la tenuta industriale del Gruppo.

“A partire dalle verifiche aperte da qualche tempo da parte di ARERA – si legge nella nota -, assistiamo ad una serie di circostanze contingenti atte ad accertare la corretta remunerazione degli oneri di sistema negli anni che vanno dal 2013 al 2016 (aspettando chiarimenti dal 2016 ad oggi); al “piano a vita intera” presentato ad ARERA, che prevede un décalage della pianta organica degli addetti di Sogin nei prossimi anni, riducendo un organico già insufficiente alla normale gestione delle attività, e che potrebbe complicare ulteriormente lo svolgimento in sicurezza delle attività sui siti e nei cantieri.

Sogin, inoltre, nell’ultimo anno è stata oggetto di diverse interrogazioni parlamentari che contestavano l’operato del vertice, i ritardi nelle attività e l’aumento dei costi di sistema, parallelamente c’è stata una campagna mediatica estremamente aggressiva, visibile ed invasiva contro il vertice, campagna mediatica che continua tutt’ora.

Sogin ad oggi è sorvegliata dalla politica, da parte di tutto l’arco costituzionale, almeno questo si evince dalle interrogazioni parlamentari, (ieri l’altro le ultime due), è attenzionata anche dall’opinione pubblica che parla di costi di sistema.

Apprendiamo dalla stampa, che anche il Codacons ha fatto un esposto alla Corte dei Conti ed alla Procura di Roma, su vicende riguardanti processi e procedure interne.

Il Governo, tramite il ministro Cingolani, in risposta alle interrogazioni parlamentari, ha in più occasioni avanzato l’ipotesi di un commissariamento, almeno stando alle dichiarazioni sulla stampa.

Commissariamento per fare cosa? Questa è un’altra questione che il governo ci deve spiegare, insieme a cosa intende fare di Sogin – si insiste nella nota. Noi riteniamo che sia giunta l’ora di fare chiarezza, abbiamo la necessità di capire cosa pensa il governo di tutta questa situazione, al netto delle vicende interne e di quelle esterne che da mesi stanno dipingendo questo Gruppo, a nostro giudizio, in maniera sbagliata e strumentale, giudizi che si riflettono poi sui lavoratori che non hanno nessuna colpa, anzi durante la pandemia hanno garantito le attività e la sicurezza di tutti gli impianti nucleari italiani.

La Tassonomia Europea ha declinato nel gas e nel nucleare i due vettori per la transizione energetica inserendoli nei finanziamenti del PNRR, questo è un altro elemento di cui discutere e su cui fare chiarezza. Crediamo sia il caso di scrivere agli organi di controllo, ARERA compresa, al più presto, prima che ci siano gravi ripercussioni sulla continuità delle attività del Gruppo, sugli organici, sui lavoratori somministrati in scadenza a fine marzo, sulle professionalità di tutti i lavoratori e le lavoratrici di Sogin e di Nucleco, vista la delicatezza dell’attività che devono garantire quotidianamente”. Così conclude la segreteria nazionale della Filctem Cgil

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