Migliorano salario e diritti. Più impegno sulla transizione digitale ed ambientale 

È stata siglata ieri in Mainetti Spa di Castelgomberto (Vicenza) l’ipotesi di accordo per il rinnovo del premio integrativo 2024/2026 che riguarda 220 lavoratrici e lavoratori, il sito del gruppo più grande in Italia.

L'azienda

“La Mainetti, azienda italiana leader del settore degli appendini, rappresenta un’eccellenza italiana. Con questo accordo, frutto di un modello di relazioni industriali virtuose e attente a cogliere le sfide, vengono rafforzate le condizioni di innovazione, transizione ambientale e digitale, si dà un’importante risposta economica e di diritti/tutele alle lavoratrici e lavoratori, diretti e in appalto, attraverso la valorizzazione del ruolo della RSU. Infatti, nell’ultimo rinnovo della RSU avvenuto alcuni mesi fa, la Filctem Cgil, per la prima volta, è maggioranza assoluta (4 RSU sulle 6 totali) e l’ipotesi sottoscritta, completa e riconosce il risultato e l’impegno dei delegati e della nostra Organizzazione di questi anni”. Così commentano l’intesa Elena Petrosino e Giuliano Ezzelino Storti, rispettivamente segretaria nazionale Filctem Cgil e segretario generale Filctem Vicenza.

Transizione ed eco sostenibilità

L’azienda è pioniera nel riutilizzo e riciclo dell’appendino che consente di limitare, in larga parte, le ricadute ambientali degli articoli prodotti, ad esempio con l’innovazione dell’appendino in cartone, e l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili (fotovoltaico e impianto di trigenerazione) rafforzate con gli investimenti previsti dall’ipotesi di accordo. Eco sostenibilità ed economia circolare dei processi e dei prodotti, affiancata dalla transizione digitale nell’organizzazione dei processi e dei servizi ai clienti.

Le nostre richieste – spiegano Petrosino ed Ezzelini - hanno guardato a come rafforzare ed implementare per il futuro queste traiettorie. Importanti quindi gli investimenti previsti atti a sostenere l’efficientamento energetico, la transizione digitale, il miglioramento delle condizioni di lavoro nei reparti produttivi (impianto di raffrescamento, nuove attrezzature e macchinari) e la formazione per tutte le tipologie di lavoro presenti in azienda attraverso la formazione concordata e finanziata e la costituzione di un’Academy aziendale per sostenere le competenze interdisciplinari”.

Verrà istituita una commissione paritetica per una sperimentazione sul sistema classificatorio per definire eventuali ruoli/mansioni non identificati dal CCNL, tenendo conto delle trasformazioni nei processi aziendali, la crescente digitalizzazione e le nuove professionalità inerenti allo sviluppo tecnologico. Questo per noi è tra gli elementi qualificanti questa ipotesi di accordo”.

Premio ed appalti

Inoltre, fanno notare i due sindacalisti “In una difficile congiuntura economica come quella che stiamo vivendo che colpisce il potere d’acquisto dei salari, per noi è fondamentale dare una risposta alle lavoratrici e ai lavoratori non solo con il rinnovo del CCNL, ma redistribuendo redditività anche negli accordi aziendali. Sono stati quindi confermati ed estesi i precedenti premi, fissi e variabili, con un aumento tra il 10 e il 14% dei diversi indicatori”.

Molto importanti e frutto delle nostre richieste, alcuni elementi qualificanti l’ipotesi di accordo: l’impegno di tutta la filiera produttiva, anche in appalto, a rispettare le normative lavorative e ambientali; un’attenzione rafforzata in merito alla salute e sicurezza attraverso la “costruzione della cultura della sicurezza”; l’introduzione della Banca ore solidale attraverso una regolamentazione che verrà discussa con la RSU; un’organizzazione e degli orari di lavoro che permettano un  maggiore equilibrio vita-lavoro, smart working e flessibilità oraria, con particolare attenzione alle esigenze di cura e fragilità familiari; whistleblowing (denuncia di irregolarità).

“Siamo molto orgogliosi di aver istituito, per la prima volta nel territorio vicentino, una commissione paritetica ‘Social Performance Team’ che attenzionerà eventuali episodi di molestie, discriminazioni e violenza nel luogo di lavoro e speriamo possa rappresentare un modello virtuoso e concreto di impegno congiunto tra le Parti su queste tematiche. Per la Filctem Cgil questa ipotesi di accordo è un esempio concreto di come attraverso buone relazioni industriali e valorizzazione del ruolo della RSU, si possa discutere di politiche industriali e accompagnare le transizioni ambientali e digitali nel nostro Paese, restituendo contestualmente salario, diritti e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori”: concludono Petrosino ed Ezzelini. La parola ora ai lavoratori che voteranno l’ipotesi di accordo nelle assemblee.

Comunicato stampa


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