Nel corso dell’ultimo incontro tra la Segreteria territoriale congiuntamente alle Rsu del Gruppo Maire di Roma e la Direzione Aziendale, quest’ultima ha riaffermato la volontà di riassorbire dai superminimi individuali gli aumenti salariali del Ccnl Chimico che sarebbero scattati dal 1° luglio scorso, pari a 101 euro (a partire dal livello D1).
Durante il confronto, la Direzione Aziendale non ha fornito motivazioni comprensibili che spiegassero tale decisione, in una fase in cui il Gruppo sta vivendo un momento di crescita e di brillanti risultati economici.
“Prendiamo atto, con un certo stupore, che il Gruppo Maire, unico tra i grandi soggetti del comparto chimico, conferma il riassorbimento degli aumenti contrattuali, proprio in un momento di emergenza del costo della vita che colpisce le famiglie, negando ideologicamente l’autorità salariale e sindacale del Contratto della Chimica e riaffermando la volontà di perseguire politiche retributive individuali e al di fuori della contrattazione collettiva” hanno affermato questa mattina Valentino Vargas della Filctem Cgil e Lorenzo Attimonelli, segretario generale della Filctem Roma EVA.
“Tale decisione – concludono -, oltre a ledere la dignità delle lavoratrici e lavoratori, rende complicate e difficili le relazioni sindacali con Maire, proprio in un momento impegnativo di riorganizzazione che richiederebbe partecipazione e condivisione degli obiettivi”.
In questo contesto, la Segreteria Territoriale congiuntamente alle Rsu di Roma, dichiarano lo stato di agitazione sindacale e si riservano di intraprendere tutte le iniziative pubbliche e forme di mobilitazione necessarie, al fine di ristabilire il rispetto del Contratto Nazionale in tutte le sue parti.
