Questo pomeriggio a Roma si è tenuta la presentazione nazionale del libro di Simona De Ciero "Il diritto di scegliere. Sull'aborto. Storie e riflessioni oltre la retorica", organizzato dalla Cgil nazionale e con gli interventi, tra gli altri, della Filctem nazionale.

 Elena Petrosino, Filctem Cgil

“Un libro importante che prende spunto della sentenza della Corte Suprema Americana (Dobbs v. Jackson) che il 24 giugno del 2022 ha assegnato ai singoli Stati il diritto di normare l'interruzione volontaria di gravidanza, fino al suo divieto, facendo riemergere il tema più generale dell'autodeterminazione delle donne a livello mondiale”. Così Elena Petrosino, segretaria nazionale della Filctem Cgil con delega alle politiche di genere e diritti, è intervenuta presentando il libro di Simona de Cicero.

E proseguendo “Perché la Filctem, categoria manifatturiera, riflette anche attorno a questi temi? Prendiamo spunto dai dati raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che evidenziano come leggi restrittive sull’aborto non modificano le probabilità di una gravidanza indesiderata, ma aumentano la possibilità di gravi danni alla salute delle donne in caso di ricorso all’aborto non sicuro. Serve quindi un forte investimento nella prevenzione e nel potenziamento degli organici, della formazione e della strumentazione del sistema sanitario pubblico e dei consultori, non la demonizzazione della legge 194 e dell’educazione all’affettività nelle scuole, soprattutto a fronte dei gravi e ripetuti fatti di cronaca”.

 

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Il diritto di scegliere

“Ci siamo indignate e indignati e, talvolta – ha insistito -, siamo stati impotenti di fronte alla cronaca, al bollettino quotidiano della violenza, delle morti e dell’indifferenza. Per questi motivi la nostra categoria, e la Cgil tutta, continua ad impegnarsi per la prevenzione, la formazione e il rafforzamento dei diritti e delle tutele nei luoghi di lavoro, a supportare concretamente, attraverso la contrattazione sia nazionale che di 2° livello, le lavoratrici e i lavoratori nel raggiungimento dell'equilibrio vita-lavoro e per il superamento della violenza domestica e lavorativa che, ancora troppo spesso, possono subire”.

“Infatti, l’attacco al lavoro riguarda non solo i diritti sociali ma anche quelli civili. In un altro periodo storico, a cavallo degli anni ’70, il movimento delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, si è mobilitato collettivamente per ridurre le diseguaglianze e affermare la centralità, dignità e intelligenza del lavoro. Questo ha portato ad una straordinaria stagione dei diritti dentro e fuori dai luoghi di lavoro: lo Statuto dei lavoratori, la nascita del sistema sanitario nazionale e dei consultori pubblici, il diritto alla tutela e salute delle donne (L. 194/78). Dobbiamo tutte e tutti, ad ogni livello, agire una pratica sindacale che nella quotidianità possa restituire diritti e reddito alle lavoratrici e ai lavoratori e, soprattutto, possa dare un futuro alle giovani generazioni, riportando il lavoro al suo ruolo di emancipatore sociale e di democrazia”: ha concluso Petrosino.

La presentazione con tutti gli interventi


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