Video realizzato da Collettiva.IT
Questa mattina a Prato si è svolta l’iniziativa della Cgil e della Filctem Cgil ‘No allo sfruttamento, sì alla qualità nel sistema della moda”, nel suo intervento parlando del DDL PMI il segretario generale della Filctem Cgil, Marco Falcinelli, ha riconfermiamo "la nostra posizione: quel provvedimento non aggiunge nulla dal punto di vista della qualità della filiera e del lavoro, anzi rischia di diventare una scorciatoia attraverso la quale le imprese, soprattutto le committenti, lasciano completamente agli altri pezzi della filiera la responsabilità su quello che accade. Questo normalmente significa sfruttamento, caporalato, appalti non controllati, modelli organizzativi e orari di lavoro inaccettabili, cose che ovviamente noi non possiamo condividere".
“Lo scudo penale dell’art 30 del DDL 1484 - ha concluso Falcinelli - va cancellato subito, come sindacato, come forze politiche e come società civile è necessario costruire norme e sistemi di controllo che consentano alla filiera della moda di certificare il rispetto del lavoro e della dignità delle persone”.
Le posizioni della Politica:
- Il convegno ha avuto inizio con i saluti della vice presidente della Regione Toscana, Mia Diop, che ha ribadito "la propria vicinanza alla Cgil, ai sindacati e a chi ogni giorno lavora a tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, e soprattutto per lo sviluppo di un mercato e di un tessuto industriale che metta al centro la sostenibilità e soprattutto il lavoro dignitoso".
- Con lei hanno preso parola i parlamentari Annamaria Furlan (Italia Viva) "hanno inserito nottetempo, è proprio il caso di dirla così, un emendamento che non c’entrava nulla. E’ evidente la risposta alle pretese, ai bisogni di qualcuno, ma nulla ha a che fare né con la giustizia, né con la legalità, né col tema che questo continua a essere un paese dove ogni giorno ricordiamo una media di tre morti per lavoro. E il fenomeno del caporalato, mi dispiace, ma sta contraddistinguendo un po’ tutti i settori”;
- Maria Cecilia Guerra (Partito Democratico) "In Commissione Attività produttive alla Camera le opposizioni unite chiederanno lo stralcio dell’articolo 30 dal Ddl Pmi, perché “di fronte a un settore in crisi” come la moda “la risposta non può essere la giustificazione dello schiavismo, del para-schiavismo”;
- Marco Grimaldi (Alleanza Verdi Sinistra) “Se il Governo non stralcia il provvedimento assolve i brand con la certificazione e si schiera con lo sfruttamento. Mentre le procure smascherano una filiera del lusso fondata sul caporalato, il Governo regala ai grandi marchi una certificazione che li solleva da ogni responsabilità. È l’ennesima resa alla logica dello sfruttamento".
Dai lavori è arrivata una richiesta netta: ritiro delle norme contestate e apertura di un tavolo tra tutte le parti sociali per contrastare lo sfruttamento e riportare responsabilità e qualità al centro del sistema moda.


