In data 16 dicembre 2020 si è tenuta la conferenza finale sul Dialogo Sociale Europeo del settore Moda, in allegato trovate le slide e la documentazione relativa, che di seguito riassumiamo in una breve nota.
La Conferenza ha fatto il punto della situazione del Sistema Moda in Europa a seguito della crisi pandemica da Covid-19, e di come la stessa ha impattato sull'economia e la struttura complessiva dell'intero settore. È stata poi definita la road map per gli anni 2021-2022 riguardo diversi aspetti. I dati del calo del fatturato e dell'occupazione del settore a livello europeo sono stati pensati per tutto il primo semestre del 2020, soprattutto per il Retail, e solo nei mesi di ottobre e novembre si stanno registrando leggeri miglioramenti. Il settore dell'Abbigliamento risulta maggiormente penalizzato rispetto a quello del Tessile. Per quanto riguarda le esportazioni internazionali che assorbono più dell'80% di tutta la produzione europea, l'unico mercato in ripresa con dati positivi è quello cinese, mentre in tutti gli altri mercati si continuano a registrare dati negativi.

È stato presentato il Piano di Azione Europeo sull'Economia Circolare nel Settore Tessile che partirà nel 2021, e che segue quello già avviato nel 2015. L'obiettivo del Piano è quello di integrare l'approccio Green del settore, per una trasformazione da economia lineare ad economia circolare. Si dovrà lavorare sull'aumento delle quantità e delle fasi di riciclo dei rifiuti, e soprattutto sulla progettazione del prodotto finito come sostenibile dalla sua realizzazione al suo smaltimento. Il tutto dovrà coinvolgere anche la sensibilizzazione del consumatore finale all'acquisto di prodotti sostenibili, ed ai processi produttivi. L'idea è quella di estendere la vigente direttiva ECODESIGN, anche ai prodotti non energetici, seguendo i criteri di efficienza energetica, economia circolare, durata del prodotto, parte riciclabile del prodotto finito. Digitalizzazione a sostegno dell'economia circolare, per l'identificazione digitale dei prodotti secondo la loro valenza di sostenibilità. Green Claims, come metodologia comune per identificare l'Orma ambientale dei prodotti, dalla progettazione, alla produzione, all'imballaggio al trasporto.

Altro tema affrontato è stato quello della sostenibilità delle filiere del Sistema Moda fortemente costituite da PMI. Per quanto riguarda la nuova strategia Commerciale dell'Unione Europea per il settore della Moda, per sostenere ed aumentare la competitività delle imprese europee nel mercato internazionale, si sta lavorando e si lavorerà per migliorare ed ottenere intese con il mercato americano, tramite accordi bilaterali, e patti commerciali di scambio sul modello elaborato nei mercati asiatici. L'impegno sarà quello di trovare forme di incentivazione per le piccole e medie imprese, che rappresentano l'ossatura del sistema tessile abbigliamento, che rispetto a tutti gli altri settori del manifatturiero in Europa, sono quelle con la più alta competitività. Da parte di Industriali è stata sottolineata la necessità di legare le misure di incentivazione del Parlamento europeo, nei confronti delle aziende, a condizioni di commercio equo e al mantenimento dei posti di lavoro in Europa.

La strategia commerciale dell'EU deve tenere conto all'interno della competitività, di fattori importanti ed imprescindibili, come l'occupazione dignitosa, rispetto dell'ambiente con politiche industriali che mettano al centro dell'interesse i diritti dei lavoratori. Si è parlato del progetto Patto per le Competenze fatto da Euratex in collaborazione con le Federazioni dei calzaturieri e dei pellettieri/cuoio, come best practice da seguire, con maggiori investimenti nell'aggiornamento, nel trasferimento delle competenze ai giovani lavoratori del settore. Da parte di Industriali è stato illustrato il prosieguo del progetto biennale, rinnovato, di proselitismo e crescita delle organizzazioni sindacali nei Paesi dell'est Europa, con l'obiettivo di far accrescere la sindacalizzazione dei lavoratori in quei Paesi, coinvolgendo le imprese per il miglioramento dei salari e delle condizioni complessive di lavoro delle maestranze.

Infine, è stato stabilito il calendario degli appuntamenti europei dell'anno 2021.


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